L'episodio al mare

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    Nel terzo pianeta del Sistema Solare della galassia detta Via Lattea

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    Il finto drago acquatico riuscì a smorzare abbastanza la tensione, l'atmosfera non era più tesa come prima ma avevo comunque difficoltà a lasciarmi tutto alle spalle; non mi sembrava giusto far finta di nulla ma nemmeno volevo riportare la discussione su di un argomento tanto delicato, chiusi un attimo gli occhi mentre li massaggiavo con le dita da sotto gli occhiali leggermente sollevati da quello stesso gesto.

    Quanto è difficile essere adulti responsabili!

    Ogni tanto mi chiedo perché tu ci tenga così tanto a questi "rapporti interpersonali" quando stavi discretamente bene anche quando eravamo solo noi due.

    Intendi quando ho passato un anno auto-esiliato nel regno dei Dragoni con solo due voci intesta e grilli per pranzo e al massimo due ore di sonno a notte col risultato di aver perso non ricordo quanti chili e sviluppato una forma di schizofrenia che mi fa vedere schermi invisibili agli altri?

    Un messaggio di The Gamer comparve quasi come se si fosse sentito chiamato in causa, ma lo lanciai via con un gesto della mano senza nemmeno leggerlo; cercai di riportare la mia concentrazione sulle presenti in spiaggia, giusto in tempo perché una Kichi in costume chiedesse se volessimo entrare in acqua.

    Io non so nuotare. Questa è la prima volta al mare per me. Posso aspettarvi vicino alla riva.

    Guardai rapidamente Kiria, per poi riportare lo sguardo sulla suniana con sguardo confuso e leggermente imbarazzato.

    Io... io invece non lo ricordo. Giuro sono talmente dipendente dalla mia innata che la uso anche per lavarmi i denti, credo che se provassi a nuotare finirei col rimanere a galla spingendomi con lo Hyoton! E poi...

    Mi guardai rapidamente attorno, abbassando leggermente il tono di voce, come se dovessi nascondere qualcosa. Non che ci fosse molto da nascondere quando quello che vuoi tenere all'oscuro è visibile come un faro nella notte più buia...

    Non credo che a lui piaccia l'acqua.

    Non mettermi in mezzo!

    Ecco appunto, si sta già lamentando. Facciamo così!

    Composi rapidamente un singolo sigillo creando un mio Kagebushin, il quale comparve fra me e Kichi con un piccolo gesto come a mimare un atterraggio.

    Tadah! Stesso Walt, stesso umorismo ma col cento percento di paranoia in meno!

    Il clone si sarebbe allontanato seguendo Kichi (o facendosi seguire a forza da lei se avesse fatto storie) e coinvolgendo anche Yukianesa, io invece presi posto a sedere sulla sabbia poco distante dalla giovane Konohana. Iniziai a giochicchiare con la sabbia cercando le parole giuste per iniziare il discorso, forse non c'era un modo giusto per farlo. Forse non c'era proprio un modo, però sentivo che la piccola Uchiha meritava di sapere qualcosa in più.

    Sai, io all'epoca ero fermamente convinto che sparendo nel nulla non avrei fatto del male a nessuno...

    Dissi prendendo coraggio, sollevai leggermente lo sguardo per guardare Kiria e valutare una sua reazione; se mi avesse permesso di continuare avrei provato a raccontarle tutto, non per cercare di giustificarmi. No, non esistevano scuse per quello che avevo fatto ma era giusto che anche lei sapesse cosa era successo e perché.

    Ero giovane, volenteroso e con un piano che sembrava perfetto. Santa Granita quanto ero ingenuo! Convinto che avrei potuto portare la pace nel mondo e difendere tutti così da donare un futuro alle nuove generazioni: loro non avrebbero più dovuto combattere, loro non avrebbero mai vissuto gli orrori della guerra, loro non avrebbero sicuramente sofferto la perdita di qualcuno di caro. E invece... e invece era solo un egoistico desiderio. Io volevo sentirmi importante, io volevo che il mio nome entrasse nei libri di storia, io volevo essere quello che avrebbe salvato il mondo... ma la sai una cosa? Il mondo è andato avanti anche senza di me, sono sparito per un anno e ho perso tante cose.

    Chinai la testa, come se un peso improvviso mi stesse opprimendo, provai a scrutare dentro di me ma non sentii alcun commento da parte del Tasso; lo ringraziai mentalmente per la tregua e scossi le spalle, per poi risollevare leggermente il capo ma senza ancora fissare la mia interlocutrice.

    Ho perso il mio migliore allievo, ho perso il matrimonio del mio migliore amico e la nascita dei suoi figli, ho perso promozione a Mizukage di quella che consideravo una sorella minore e ho perso ogni contatto col mio unico parente in vita fuori dalla mia famiglia. E cosa ho ottenuto? A quanto pare un controllo mentale da parte del precedente Kazekage e la "difesa assoluta".

    Dissi mimando le virgolette con le mani. In quel momento utilizzai la mia innata per creare un paio di piccole sfere d'acqua e farle sfrecciare a tutta velocità verso la mia testa, percepii subito la presenza vigile dell'Ichibi che fingeva solo di non esserci; i due piccoli globi non riuscirono nemmeno a sfiorarmi, schiantandosi contro un muro di sabbia che si era sollevato d'improvviso fra me e il mare in una frazione di secondo. La sabbia ricadde a terra pesantemente, ora bagnata dall'acqua, mentre io riprendevo il discorso.

    Volevo essere il più forte di tutti, volevo essere invincibile e in grado di proteggere chiunque... eppure riesco solo a proteggere me stesso. Lui non vuole che ne parli così apertamente, soprattutto a chi non conosce ma se sono sparito nel nulla era per evitare di coinvolgervi tutti; una forza simile attira l'attenzione di molti e avevo paura che vi avrebbero usato per minacciarmi, temevo che vi avrebbero torturato per trovarmi. Però è giusto che tu lo sappia, ti ho già persa una volta e nel mentre sei cresciuta così tanto da non riconoscerti, non voglio più fuggire per paura di far del male agli altri ma voglio impegnarmi attivamente perché non succeda.

    Fu in quel momento che mi sforzai di guardare negli occhi Kiria, togliendo gli occhiali e stringendoli delicatamente nella mano sinistra; un gesto futile che sarebbe passato inosservato a tutti, forse esistevano solo un paio di persone al mondo a sapere quanto fosse difficile per me toglierli. L'ultimo schermo contro il mondo esterno era ora abbassato, chiunque mi osservasse poteva farlo senza filtri.

    Sono diventato una Forza Portante nella speranza di cambiare il mondo in meglio, ho catturato un Cercoterio mentendo alle stesse persone che mi avevano aiutato, ho fatto una scelta di vita sulla quale mi sono interrogato ogni singolo giorno della mia vita per cinque anni... ma quel che è fatto è fatto. Forse quel giorno sono veramente morto, la parte più giovane e spensierata di me probabilmente lo è; ma ora... ora il me attuale sta provando a risistemare tutti i casini lasciati da quello vecchio. Non è facile, ma qualcosa di giusto sono già riuscito a farlo.

    Interruppi il contatto visivo per un singolo secondo, cercando istintivamente con lo sguardo Yukianesa e non riuscendo a trattenere un lieve sorriso vedendola finalmente giocare come aveva sognato per secoli. Tornai a guardare Kiria allungando il braccio sinistro verso di lei, molto lentamente e probabilmente anche in maniera un po' goffa.

    E-ecco... non sono un drago come avevo promesso. E in realtà non sono nemmeno quelli "originali" del vecchio me... ma anche questi non si scioglieranno mai. Vorrei li avessi tu, possono essere un pegno sufficiente per ripartire da capo e iniziare una nuova amicizia?

    Ci ho messo così tanto che ancora stento a crederci di aver fatto realmente questo post, non avrebbe nemmeno senso chiedere scusa per il ritardo (e poi dai, basta scuse in questo post!). Giuro di impegnarmi per non metterci mai più così tanto!
     
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15 replies since 7/9/2020, 22:45   404 views
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